Cosmetici solidi, prodotti in polvere e accessori più sostenibili per skin care, cucina e bucato

Una mia caratteristica, da sempre, sono i cambiamenti improvvisi. Quelli inaspettati, che partono dal classico clic. Sono rari, ma hanno sempre dato il via a cambiamenti importanti. Stavolta il clic è stato un semplice video, che mi ha indirizzata verso nuove abitudini quotidiane.  

Mi sono fermata, mi sono informata, ho radunato le idee e ho deciso di provare a cambiare alcune abitudini. A rendere più sostenibili quelle possibili, partendo dalle più semplici. Sono solo all’inizio di questo percorso, ma il primo mese è passato, mi accorgo che penso in modo diverso, quindi credo di essere sulla giusta strada. Un a strada che non voglio percorrere da sola, perciò eccomi qua a condividere le mie prime nuove abitudini in cucina, nelle mie beauty routine e per il bucato.  Cosa ho scelto, perché e come mi sto trovando, dopo una breve intro per contestualizzare il tutto. 

Il clic di questo cambiamento verso una maggiore sostenibilità

Quest’estate a tutto pensavo tranne che a cambiare abitudini. Un giorno nelle Instagram Stories, ecco un video di Eco Narratrice condiviso da Officina Naturae. Argomento : i tubetti dei dentifrici. Sintesi : i tubetti in plastica, la maggior parte delle volte, non vengono riciclati, anche se in plastica riciclabile. E tagliarli, cosa che da sempre faccio per usare i prodotti nella loro interezza, è ancora peggio. Peggio perché così la plastica è meno selezionabile.  Qui il video.

Ignoravo la cosa e scoprirla mi ha colpita molto. Anche perché già da qualche mese guardavo con occhi diversi la plastica che ogni mese accumuliamo con i prodotti finiti. Oltre agli imballaggi quotidiani. E capire, approfondendo, che di tutta quella plastica solo meno della metà viene davvero riciclata, mi ha toccata. Mi è rimasta addosso una brutta sensazione per giorni.

Ho iniziato a pensare alle nostre abitudini. E a cosa avrei potuto cambiare. Un po’ alla volta, in modo da rendere il cambiamento graduale, continuo e duraturo. Pensando a quello che stavo finendo, che non avevo e che mi poteva servire ho stilato una lista e a inizio agosto ho fatto un ordine da Eco and Eco, l’e commerce di Gloria Rossi specializzato in sostenibilità. Avevo già acquistato cosmetici da lei, perché mi piace molto il suo modo di essere e di lavorare. Avevo da tempo in wishlist delle cose viste nei suoi canali e ordinare da lei è stato naturale. 

Ho aspettato però a parlarne, anche se nei finiti ho accennato qualcosa e ne ho parlato nelle ultime newsletter. Non volevo condividere nuove abitudini per poi magari abbandonarle poco dopo.

Ho ancora tanto da modificare e sono consapevole che alcune mie abitudini non diventeranno più sostenibili. Ma altre, dopo un mese mi sembrano già ben radicate, quindi mi fa piacere iniziare a condividerle. Per iniziare un cammino insieme con chi vorrà, con chi ci ha provato, ma non è andata come sperava o con chi già l’ha iniziato. E perché no, con chi ne sa molto di più e da tempo ha sentito quel clic.

La questione tubetti

Se tutto è partito dai tubetti, sono stati proprio quelli i primi a essere rivisti :

dentifrici con tubetto in alluminio : è partita la mia ricerca. Nei finiti di luglio e agosto ne abbiamo già visti tre. E da  qualche giorno ho iniziato a testarne uno di Weleda. Non è facile unire packaging in alluminio e formula delicata. Le prime prove ce l’hanno ricordato, perciò tengo gli occhi aperti e sono pronta a provarne altri. Mettendo in conto che sono più costosi dei classici dentifrici che usavamo. E di risultare strana quando chiedo se il tubetto è in alluminio.

cosmetici in tubetto : l’idea è preferire altri tipi di pack quando possibile. Finendo ovviamente tutto quello che abbiamo già in uso. Se per creme e sieri viso trovare un’alternativa è facile, lo è meno per creme corpo, creme mani e soprattutto creme contorno occhi. Qualcosa ho visto ed è in lista per i prossimi acquisti, ma la scelta è decisamente ridotta. Tra le tipologie citate le creme corpo sono le più facilmente sostituibili. Anche se temo siano più simili a oli che a creme. Ma ne parleremo tra poco.

tubetti alimentari : il discorso tubetti riguarda tutti i tipi di packaging in tubo. Compresi quelli alimentari. Come ho già detto nelle Stories noi in tubetto usiamo solo la maionese, che ogni tanto mangia Ivan e il concentrato di pomodoro, che uso io poche volte l’anno. Concentrato già in alluminio, mentre per la maionese siamo passati alla Biffi, che trovo facilmente in macelleria.  

Ovviamente ognuno conosce le proprie abitudini e se si vuole limitare questo tipo di pack si deve ripensare i propri acquisti e trovare delle alternative. Sempre dove possibile, senza stress, altrimenti le scelte diventano più sostenibili per l’ambiente, ma meno per noi.  

Nuove docce più sostenibili

Se non mi ero mai posta il problema del riciclo dei tubetti, da tempo avevo iniziato a pensare a come integrare le mie beauty routine con più prodotti solidi. In un attimo il pensiero si è concretizzato e ho cercato di fare mente locale per capire come procedere.  

Ho seguito la strada più semplice. Sono andata in bagno e ho guardato i prodotti che si stavano avvicinando alla fine. Ho aperto l’armadietto dove tenevo dei solidi usati in passato, con cui non ero stata costante e che poi avevo accantonato. E come ultimo step ho guardato nella scatola dove tengo alcuni prodotti in attesa di essere usati. Omaggi compresi. Ho portato in doccia i primi solidi e ho iniziato a usarli.

Organizzandoli così :

accessori : ho acquistato due porta saponi da doccia, per appoggiare i panetti lontani dall’acqua. L’idea era attaccarli sulle piastrelle, ma sulle piastrelle ruvide le ventose non attaccano. Perciò li ho posizionati sulle porte scorrevoli. Non si bagnano e non intralciano, quindi va bene.  Mi sono resa conto infatti che la maggior parte dei solidi, con cui mi ero anche trovata bene, l’avevo accantonata per una mancanza di praticità. Non avendo appoggi in doccia li facevo asciugare fuori, poi li riponevo nei contenitori in alluminio  e ne usavo uno anche in doccia. Che poi andava lavato e asciugato. Tanti passaggi che, uniti a una minor piacevolezza nell’utilizzo, mi facevano passare la voglia di usarli. Così invece li tengo in doccia ed è come usare un prodotto liquido

gel doccia : i nostri erano quasi sempre in tubo. Da sostituire. In questo mese abbondante ho usato subito il Solido Biofficina Toscana, di cui mi era rimasta una piccola parte e su cui non avevo dubbi. Poi un cubotto di Bagnoschiuma Rivitalizzante Officina Naturae del primo set CO.SO. Che sta finendo, ma ne ho già un altro pronto. Usato con la spugna lo preferisco rispetto al mini portato in viaggio e applicato direttamente sulla pelle. Quando è finito il gel doccia che stava usando Ivan, di cui abbiamo parlato nei finiti di agosto, ho proposto anche a lui di usarne uno solido. Per fare una prova gli ho dato il Doccia Shampoo Naturaequa, che avevo accantonato mesi fa, ma che trovo delicato e idratante. Ottima scelta, perché lo sta usando con piacere.

Per capelli e corpo 

shampoo : al momento solo io sono passata a una routine solida. Ivan continua a usare i liquidi che abbiamo in casa, visto che ne abbiamo ancora parecchi. Dallo stesso set Officina Naturae ho usato lo Shampoo Rinforzante e Illuminante. Anche se il cubotto era già stato usato, mi sta accompagnando da settimane e ne per tutto settembre o quasi. Me lo ricordavo valido e confermo. Lava bene, fa un leggera schiuma e mi lascia i capelli puliti a lungo come piace a me. Non mi fa impazzire la gestualità, ma all’inizio non era un piacere nemmeno usare lo shampoo diluito. Credo sia solo questione di abitudine. Magari su questo torneremo in un’altra occasione.  

–  balsamo : per iniziare ho scelto due mini CO.SO. Officina Naturae ricevuti allo scorso SANA. Il Balsamo Rinforzante e Illuminante e quello Nutriente e Protettivo. Entrambi sono stati una bella scoperta. Non me li aspettavo così districanti. Anche qui l’applicazione non è il massimo della gioia, ma il panetto si massaggia facilmente sulle lunghezze.  

deodoranti solidi : tra i solidi sono i prodotti che negli ultimi anni ho testato di più e credo lo sappiate. Ho continuato a usare quelli aperti, cercando di finire So Wow e Alverde. In più, approfittando dell’ordine di inizio agosto, ne ho acquistato un altro, di cui arriverà la recensione la prossima settimana.  

creme corpo solide : già viste poco fa come alternativa alle creme in tubo. La prima che ho acquistato, quella di Zero Waste Path a € 6,90, sulla pelle sembra un olio solido e non mi lascia la pelle asciutta come una classica crema corpo. Forse dipende dalla temperatura attuale ancora piuttosto alta. Al momento l’ho accantonata e la proverò appena farà più fresco. Vedrò di fare un paio di prove con altre e poi casomai passerò con piacere gli oli solidi, che già uso da anni. Di Lush ad esempio, di cui ancora ho parte di quelli al Magnesio da finire .

Nuove abitudini per mani e viso

sapone in polvere : visto che per la maggior parte delle mie routine stavo introducendo solidi ho preferito continuare per un po’ con un sapone liquido. Non ho optato per l’alternativa più semplice, le saponette, ma nel mio ordine di inizio agosto ho inserito il Sapone Mani in polvere della nuova linea EcoPowder La Saponaria. Prezzo € 4,00.

Una sorta di POW Antos, di cui abbiamo parlato qui, che però non richiede aggiunta di liquidi extra, ma solo di acqua. Ogni busta, in carta, è una tipologia di prodotto a sé. Rispetto a POW è anche più rapida la creazione. Polvere, acqua, si agita, si apre per far uscire l’aria e si lascia riposare 30 minuti. Sapone mani pronto. Delicato, non fa una gran schiuma, ma lava bene. Ha una profumazione fresca e piacevole. Lo riacquisterò! Quando finirà questo, credo tra pochi giorni, inizierò un sapone. Poi vedrò se tenere entrambi in bagno o alternarli a seconda dei periodi. Comunque EcoPowder Sapone Mani super consigliato se volete ridurre gli imballaggi, senza rinunciare al sapone liquido.

detergente viso : ho iniziato con un mini CO.SO. di Detergente Delicato. Già usato e finito un paio d’anni fa, ne abbiamo parlato qui. Perciò sono andata sul sicuro dopo la delusione con il Solido La Saponaria. E poi ho provato il Gentle Face Bar N.A.E., un detergente viso solido che mi aveva portato mia mamma tempo fa.

Adatto a tutti i tipi di pelle, ma con un “purifying” in evidenza che mi lasciava qualche dubbio. Dall’INCI però non sembrava così purificante. Infatti non lo è e mi sto trovando molto bene. Tanto che arriverà una recensione apposita. Ma aspetto qualche settimana per testarlo anche con temperature più basse.  

struccante viso : il detergente solido N.A.E. non basta per lo struccaggio. Così ho ripreso lo struccante Naturaequa che avevo accantonato, perché usato frequentemente mi causava imperfezioni. Memore della cosa faccio un doppio passaggio e concludo la detersione con il N.A.E. Così mi sto trovando molto bene e nelle ultime settimane non ho usato altri detergenti o struccanti. Non escludo però di averne uno in flacone, da alternare. Soprattutto per l’inverno.

Nuove abitudini più sostenibili per casa e cucina

Prima cosa ho iniziato a prestare ancora più attenzione al supermercato, evitando frutta e verdura confezionata. E preferendo prodotti con pack più sostenibili, magari in carta. Più di quanto già non facessi. E poi ho pensato a cosa avrei potuto migliorare in cucina, per le pulizie e per il bucato.  

Per la cucina : 

fogli cerati : da usare al posto della pellicola trasparente. Ho acquistato il set Ecoliving con 3 misure diverse, sempre su Eco and Eco. Costano, sì. Una spesa di € 19,90 non è poco, ma durano tantissimi utilizzi. 3 sono pochi, me ne serviranno di più. Al momento li alterno ai contenitori e sta andando bene, ma ne acquisterò altri. Spero di trovare qualche promo o proposte a prezzi inferiori. Per usi particolari la pellicola trasparente potrà ancora servirmi, ma sarà una tantum, non più una costante nella quotidianità. Non la riacquisterò, ma userò quella che ho già in casa.

sapone per piatti solido : ne ho scelti due di Tea Naturae. Il Piatti a mano e il Ri-Detersivo alla cenere da oli post consumo. Sono piccoli e durano anche poco. Se come me non avete la lavastoviglie li saluterete in un paio di settimane. Per il prezzo di € 3,20 non sono una scelta vantaggiosa. Li ho preferiti al detersivo solido di Officina Naturae full size, perché quello, al contrario è troppo grande. Ma il top sarebbe una via di mezzo tra i due. Che forse ho trovato, ma aspetto di provarlo prima di parlarne.

Questi di Tea Natura sono più adatti per una prova, per capire se è una soluzione che ci aggrada. Per chi ha la lavastoviglie e lava solo qualcosa a mano o per una vacanza in appartamento o in camper.  Il Ri-Detersivo alla cenere tra i due è quello che di poco ho preferito. Ed è anche quello della foto in apertura di questo articolo.

Entrambi lavano allo stesso modo, ma questo ha una profumazione di limone più spiccata. Se siete abituati ai detersivi per piatti che sgrassano tutto, anche voi, forse rimarrete delusi da queste alternative. Se invece usate i detersivi naturali che si trovano al supermercato o da Tigotà, li apprezzerete. Una prova secondo me ci sta. A me sono piaciuti.

Acido Citrico : da usare in cucina come anticalcare per il lavello. L’avevo già usato in passato, l’ho riacquistato e mi trovo sempre bene. Probabilmente per praticità lo sostituirò con un Anticalcare in pastiglie, ma è sempre un’ottima soluzione, anche per altre pulizie, bagno compreso. Anzi, devo ripassare meglio i suoi possibili usi.

spugne in cellulosa Mr Eco Martini : entrate nella mia cucina per sostituire le classiche spugne di plastica. Sono praticamente la stessa cosa, ma in cellulosa e si smaltiscono nell’organico. Due tipologie, una più soft anti graffio e una più strong fibra forte. La prima mi è durata circa un mese e per il mio modo di cucinare va benissimo. Da qualche giorno ho iniziato quella più abrasiva.

Pagate € 3,20 nel mio ordine su Eco and Eco, le ho viste anche da NaturaSì. E da DM ho trovato una versione low cost. Vi aggiornerò sulla loro resa quando le avrò provate. Terrò comunque gli occhi aperti. Che siano le une o le altre d’ora in poi sceglierò queste e non più quelle in plastica. Da valutare anche quelle in luffa. Per ora la luffa la uso solo come porta sapone per i piatti.

Nuove abitudini per il bucato 

detersivo in fogli : altro acquisto piuttosto impegnativo. 48 lavaggi per € 15,70, sempre da Eco and Eco. Diversi formati disponibili a partire da circa € 5,00 per quello da 16 lavaggi. Lo vedevo da tempo nei cestini di Gloria e me lo avevate consigliato anche voi.

Il prezzo mi ha sempre frenata, ma terminare un flacone di Sapone Liquido Alga quasi ogni settimana non mi sembrato per niente sostenibile. Perciò ho provato. Noi abbiamo una lavatrice più stretta delle classiche, l’unica soluzione possibile nella casa precedente, perciò i carichi sono ridotti. La maggior parte delle volte mi basta mezzo foglio. Per asciugamani e lenzuola uso ancora il detersivo liquido, perché questo mi sembra sprecato. Finora con i capi estivi mi sto trovando molto bene.

Non si può usare sulla lana quindi andrà alternato ad altro in inverno e più che altro bisogna ricordarselo. Cosa che trovo più difficile. Voglio informarmi sulle alternative di Natulim e R5 per capire se tutti i detersivi in fogli per il bucato hanno questo limite. Ma riacquisterò anche il Wave.  

Sapone Alga : quello classico in panetto. Lo sciolgo in acqua calda come alternativa all’Alga liquido, che mi fa accumulare flaconi vuoti. Unito poi al Percarbonato non ha nulla da invidiare alla versione concentrata già pronta per alcuni lavaggi brevi o i risciacqui post cambio di stagione. Per asciugamani e lenzuola da valutare sul lungo periodo. Al momento sto ancora finendo il detersivo liquido che avevo.

Percarbonato di Sodio :  un altro multiuso. Stavolta ho scelto quello di Tea Natura, acquistato a € 4,30 sempre su Eco and Eco. Sbiancante, igienizzante , antimacchia e ammorbidente. Lo uso in aggiunta al detersivo, soprattutto per capi bianchi o biancheria. Efficace e meno aggressivo di altre soluzioni. Dovrei migliorare il dosaggio, perché vado un po’ a occhio. Magari sfrutterò come contenitore uno dei prossimi vasi finiti di maschere e aggiungerò un cucchiaino dosatore.  Per quanto mi trovi bene l’acquisto del Percarbonato potrebbe essere discontinuo. Per ora vorrei continuare a usarlo. 

In questo primo mese queste sono state le mie nuove abitudini. Piccoli cambiamenti, che voglio portare avanti. Nelle prossime settimane ce ne saranno altri, inizierò ad esempio a sostituire alcuni detersivi e anche la mia spesa sta cambiando in questi giorni. L’idea era di conoscere nuovi brand più sostenibili a SANA, acquistare dei nuovi solidi Antos e non solo. Ma Antos quest’anno non ci sarà, come tante, troppe altre aziende. Il biglietto nonostante questo è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno e anche se Naturaequa mi ha gentilmente offerto un biglietto omaggio, non mi va di promuovere l’evento in questa edizione. 

Perciò continuerò a portare avanti le mie abitudini e i miei acquisti sostenibili da casa. Evitando anche di tornare con più di quanto in realtà mi serva al momento.

Ogni mese ci sarà un update nella newsletter mensile, quindi se non siete iscritt*, potete farlo cliccando tra poche righe. Magari qui sul blog faremo il punto a sei mesi. Ma nel frattempo, se qualcosa meriterà un approfondimento, non mancherò. Spero che vi andrà di seguirmi in questo percorso, di farlo insieme a me o di cogliere qualche spunto utile per voi e per la vostra quotidianità. Se vi va raccontatemi già quali abitudini vorreste migliorare, le nuove che avete introdotto recentemente o cosa vi frena dal provarci. 

E se volete restare in argomento prodotti solidi, vi invito a leggere anche qualche altro articolo: 

Al prossimo post, intanto vi aspetto su Instagram (@mycurlycolours), sul mio nuovo profilo Pinterest e vi invito a iscrivervi qui per ricevere newsletter mensile e contenuti speciali.

Un bacio grande 

Lara

2 Commenti

  1. Grazie per il lungo post! Di alcuni prodotti (tipo il detersivo in fogli) non conoscevo nemmeno l’esistenza, spero che ci terrai aggiornati sulla validità di questi sostituti. Mi unisco alle tue lamentele per il Sana: io abito in provincia di Bologna, ma l’ho visitato solo una volta due anni fa. Quest’anno ho deciso di non andare, oltre che per il costo (raddoppiato più o meno come dici tu, anche se forse qualche sconto si poteva trovare online) anche per il fatto che Antos non era presente. Oltre al fatto che avrei comprato volentieri da loro in fiera, mi è sembrata strana questa loro assenza, visto che prima del Covid erano sempre stati presenti per presentare i nuovi prodotti. Forse un calo di “qualità” di questa manifestazione non lo sentiamo solo noi visitatori, ma anche chi va a farsi conoscere. Speriamo che ci sia un ritorno di espositori l’anno prossimo. Grazie per il post intanto!

    • Mycurlycolours Rispondi

      Ciao Pamela, certo che seguiranno aggiornamenti! Tornando a Sana invece sì, hai ragione. L’assenza delle aziende si era iniziata a sentire già lo scorso anno, ma in questa edizione è stata davvero importante e ha toccato anche brand come PuroBIO o Maternatura, presenti da anni e anni. Antos aveva già fatto intuire qualcosa nelle Stories di fine manifestazione un anno fa accennando a valutazioni da fare. Ma confidavo che forti delle novità avrebbero comunque partecipato. E di certo non mi aspettavo altre assenze. Speriamo in una ripresa e che non sia questa la nuova direzione.

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