Capito il nostro tipo di pelle arriva il momento di scegliere i prodotti adatti. Non sempre è così facile! Prima di parlare delle referenze che consiglio per costruirsi una beauty routine, credo quindi sia importante parlare degli ingredienti dei cosmetici. INCI, la parola che si usa spesso e a chi si approccia al mondo del beauty suona come una strana sigla, sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients .

Corrisponde all’ elenco delle sostanze contenute in ciascun prodotto, quello riportato in etichetta. L’ ordine ne rispecchia la quantità in modalità decrescente. Il primo, spesso l’ acqua, è quello in concentrazione maggiore, i quattro o cinque a seguire sono i principali. Gli altri via via in percentuali minori, fino agli ultimi quasi inesistenti.

Guardare soprattutto i primi posti, permette di farsi un’ idea di quello che si sta per utilizzare o acquistare. Gli ingredienti però possono essere attivi, volti alla reale performance, ma anche funzionali e indispensabili per la texture/realizzazione del prodotto stesso. Il discorso INCI è molto ampio, complesso e anche controverso.

In questo articolo voglio solo darvi qualche spunto su cui riflettere o da approfondire per creare un vostro punto di vista. Tutto questo discorso infatti si può legare anche ad un pensiero di ciascuno verso l’ ambiente, la sostenibilità e l’ inquinamento.  Ambito in cui non entrerò, ma che, unito a quello della performance, può influenzare le decisioni di ognuno.

Gli ingredienti in sè sono tantissimi e solo biologi, chimici e cosmetologi, possono capire davvero una formula. Valutare i singoli ingredienti nell’ INCI è inesatto, ma personalmente trovo che conoscere i principali e sapersi orientare, anche grazie ai feedback dall’ uso dei prodotti nel tempo, aiuti molto il consumatore.

Spesso si legge senza siliconi, parabeni, oli minerali, SLS, SLES. Che cosa sono? Ci interessa che non ci siano? Dipende!

I siliconi ad esempio sono polimeri ricavati dal silicio ed hanno una forte azione filmante. Dimethicone e Ciclopentasiloxane i più frequenti e molti altri con nomi/desinenze simili. Alcuni volatili, quindi che evaporano e non restano realmente, altri invece che rimangono creando una specie di pellicola su pelle o capelli.

Usati in creme, prodotti per lo styling e make up riescono a creare un film che migliora esteticamente e soprattutto al tatto capelli e pelle, dando un effetto levigato e liscio.  Colpisce in positivo, ma in realtà non porta migliorie. Inerti, non causano alcun problema alla pelle, ma tendono a creare un film protettivo, che evita sì la perdita d’acqua, ma anche che alcuni attivi penetrino. Su questo ci sono varie linee di pensiero, che vi invito ad approfondire, ma semplificando ai minimi termini, la panoramica è questa.

SLS e SLES, per esteso Sodium Lauryl Sulfate e Sodium Laureth Sulfate, invece sono tensioattivi piuttosto aggressivi usati per sciogliere lo sporco. Questi nello specifico sono economicicreano la piacevole schiuma di detergenti, shampoo o e gel doccia. Tendono però a sgrassare in modo eccessivo pelle o capelli. Tolgono così anche lo strato idrolipidico, che non dovrebbe essere alterato per evitare squilibri. I tensioattivi naturali sono l’ alternativa che permette di lavarsi altrettanto bene, in modo delicato e a volte anche con schiuma annessa.

I parabeni invece sono dei conservanti ritenuti “potenziali interferenti endocrini”.  Capaci di interferire quindi sulla funzionalità delle ghiandole, che producono ormoni. Per la loro capacità di penetrare in profondità. Limitati in quantità e in tipologia dall’ Unione Europea, nella maggior parte dei casi sono riconoscibili, perchè caratterizzati dalle desinenze -parabene, paraben.

Discorso diverso invece per oli minerali e paraffine, quindi paraffinum liquidum e mineral oil per fare due esempi. Veri e proprio derivati del petrolio, che come ben si può capire non portano alcun beneficio. Ma semplicemente filmano.

Davanti a queste informazioni ognuno può scegliere come muoversi. Alcune persone, per esigenza, non possono rinunciare all’ effetto levigante e disciplinante dei siliconi o all’ abbondante schiuma di alcuni prodotti detergenti. Altre diversificano, cercando di escludere alcuni ingredienti da tipologie di prodotti come skin care e hair care, ma li accettano in altre, ad esempio nel make up. Magari con un’ occhio sempre attento verso possibili alternative più naturali. Questa è anche la mia posizione.

Nel momento di passaggio dalla cosmesi classica a quella naturale ci possono essere dei problemi di adattamento e ci vuole del tempo per capire cosa è meglio per sè. Spesso infatti la performance a cui eravamo abituati non sarà così facile da raggiungere.  Alcune esigenze probabilmente non saranno mai soddisfatte da questa scelta e lì starà a ciascuno decidere come muoversi.

Importante è dire che anche i cosmetici naturali possono nascondere delle insidie, perché alcuni ingredienti naturali possono irritare, creare reazioni o semplicemente non essere adatti alla pelle di chi li usa. I più difficili da trattare sono gli Oli Essenziali, ma anche alcuni Oli come quello di Cocco o Mandorle Dolci che  possono favorire l’ insorgere di imperfezioni.

Altra precisazione necessaria riguarda la chiarezza dell’ INCI. Se infatti dal discorso può sembrare abbastanza semplice, in realtà spesso dietro alla dicitura riportata nell’ Inci non c’è un solo ingrediente, ma un preparato. Sempre a base di tal ingrediente, ma in composizione e percentuale diverse. Pertanto le variabili possono essere infinite e a pari nome ci sarà una differenza di qualità e quantità. Inoltre per legge, al di sotto dell’1% non è obbligatorio inserire gli ingredienti in ordine decrescente, quindi le aziende possono decidere di far precedere gli attivi più noti ad altri solo per rendere la formulazione più appetibile.

Il passaggio alla cosmesi naturale porta spesso una tendenza anche inconscia ad eliminare da tutto le sostanze citate in maniera intransigente. In realtà è l’ esperienza di ciascuno a fare la differenza, accompagnata dal buon senso e dalla flessibilità. Informandosi, provando e capendo come il nostro corpo risponde, si impara a regolarsi e ad utilizzare i prodotti migliori per noi.

Detto questo spero di avervi dato alcuni spunti per riflettere o per informarvi, se vi state approcciando ora al mondo beauty o dell’ INCI. Come esempi ho utilizzato alcuni sample che avevo in casa, che mi hanno dato la possibilità di mostrarvi varie formulazioni, ma nella maggior parte dei miei post trovate gli INCI dei prodotti, se volete visionarne qualche altro e allenarvi.

Ecco gli altri quattro appuntamenti con il mio ABC Skin Care per voi :

Intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questa rubrica!

Al prossimo post

Un bacio grande

Lara

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