Perché non seguo il metodo più famoso per la cura dei ricci, ma cosa faccio (e forse fai anche tu), che fa parte del Curly Girl Method
My Curly Method. Nato come libro, il “Curly Girl: The Handbook” di Lorraine Massey è poi diventata una guida da seguire per chi vuole prendersi cura dei propri capelli naturali. Per apprezzarli così come sono, migliorarne l’aspetto e non cedere alle stirature chimiche. Classica soluzione adottata in America e Inghilterra per domare i capelli ricci. Un metodo approdato anche in Italia qualche anno fa, noto come Curly Girl Method.
Con il tempo si sono moltiplicati profili Instagram e business dedicati alla cura dei capelli ricci, seguendo il Curly Girl Method. Anche i brand si sono adattati associando sempre di più i loro prodotti hair care ai dictat del metodo.
Credo che questa sia la prima volta che ne parlo così chiaramente. In realtà è tanto che voglio farlo e oggi lo faccio come se fossimo davanti a un caffè.
Prima però facciamo un passo indietro e vediamo cos’è questo metodo.
Cos’è il Curly Girl Method?
Si tratta di un insieme di regole da seguire in tutte le fasi della cura dei ricci.
Le regole riguardano le formulazioni dei prodotti, gli step in cui applicarli, le modalità e gli accessori. Per approcciarsi a questo metodo il primo step è il Final Wash, un lavaggio con uno shampoo con Solfati, ma senza Siliconi, per eliminare le sostanze non gradite e poter iniziare la nuova routine approvata dal metodo.
Molto probabilmente, se hai i capelli ricci e stai leggendo, conosci già le regole del metodo. E forse già le segui.
Se invece stai cercando informazioni, perché vuoi iniziare a curare di più i capelli ricci, ti lascio le principali linee guida.
Ecco alcune regole base del Curly Girl Method :
- Eliminare i prodotti dannosi: evitare shampoo, balsamo e prodotti per lo styling con Siliconi non idrosolubili, Solfati, Alcool, Cere (anche naturali), Ftalati e Oli Minerali
- Conoscere il proprio tipo di riccio : individuarne tipologia, spessore e porosità per scegliere i prodotti più adatti
- Lavare i capelli con delicatezza: usare uno shampoo senza solfati (detto “low-poo”) o un co-wash
- Districare con cura: solo i capelli bagnati, con balsamo, usando un pettine a denti larghi o meglio le dita
- Applicare il balsamo : idratante e nutriente, senza Siliconi, lasciandolo agire per alcuni minuti
- Fare impacchi pre shampoo : sempre con ingredienti naturali per nutrire i ricci
- Styling con prodotti idratanti: prediligere gel, creme o mousse styling per definire i ricci
- Trattamenti periodici : periodicamente usare prodotti che aiutino a ricostruire o purificare
- Asciugatura a basse temperature con diffusore: per evitare l’effetto crespo e non seccare i capelli
- Usare una protezione notturna: proteggere i capelli durante la notte con una federa di seta per evitare l’attrito e ridurre l’effetto crespo
Cosa facciamo del Curly Girl Method senza saperlo?
Non pettinare i capelli da asciutti, ma solo da bagnati con l’aiuto del balsamo, non asciugare i ricci ad alte temperature o usare il diffusore e scegliere prodotti idratanti sono le abitudini più comuni approvate dal metodo. Quelle piccole azioni date dal buonsenso o dalla prova sul campo che molto probabilmente chi ha i capelli ricci fa da quando ne ha memoria.
E ancora, chi sperimenta da più tempo potrebbe aggiungere usare prodotti senza Siliconi, evitare ferro e piastra, proteggere i capelli di notte e non solo.
Tranne l’asciugatura con il diffusore queste sono tutte abitudini che fanno parte della mia hair care routine da quando ho iniziato a far crescere i capelli. E molte, sono sicura, anche della tua.
Ti vengono in mente altre abitudini che fanno parte del metodo che fai inconsapevolmente? Dimmelo in un commento.
Il CGM poi sostiene che servano pazienza e tempo per capire le esigenze dei propri ricci e trovare la routine ideale. Chiunque abbia i capelli ricci credo lo sappia bene.
Per quello che abbiamo detto finora sembro condividere tutto quello che tramanda il Curly Girl Method.
E allora perché non lo seguo?
Non lo seguo perché trovo troppo rigido e restrittivo come viene comunicato da chi lo segue.
Semplici e utili consigli si sono trasformati in obblighi, divieti, controlli maniacali degli ingredienti dei prodotti. Usare o meno un gel o una crema per lo styling non dipende dalla resa effettiva, ma dalle liste dei prodotti approvati o meno dal metodo e dal tipo di capello. Che spesso si crede di avere e non corrisponde neanche alla realtà. Alcune opzioni così si escludono a priori.
E parlo io che sono la prima che da quasi 10 anni ha scelto di escludere ad esempio Solfati aggressivi, Siliconi e Petrolati. E ha iniziato proprio con alcuni tra i prodotti accettati. I celeberrimi shampoo Ultra Dolce Garnier. Risultato? Forfora secca mai avuta in vita mia. Né prima, quando usavo i classici shampoo con SLS e SLES, né tantomeno dopo quando sono passata a formulazioni più delicate.
Per il resto nel tempo ho cercato di crearmi una routine capelli libera, che mi permettesse di avere un risultato piacevole (per me). Raggiungibile sempre con praticità e velocità.
Spesso il Curly Girl Method va a braccetto con mille tecniche di styling, che richiedono uno sforzo incredibile. Per un risultato che spesso dura il tempo di un video. E la prova sono le lamentele per il tempo impiegato per lavaggio, styling e asciugatura. Per un effetto finale sempre diverso da quello desiderato. Con le conseguenti solite frasi su quanto siano complicato da gestire i capelli ricci.
I capelli ricci non sono una condanna, non sono una croce. E da riccia, 3C 4A, per chi ama le definizioni, posso dire che per me i capelli ricci sono più pratici di quelli lisci e richiedono meno impegno nella loro cura.
Niente piastra, niente piega con spazzola e phon, nessuna cura da asciutti, una cuffia per proteggerli, una scrollata di testa prima di uscire e via. Così fino al lavaggio successivo.
Shampoo, balsamo e un prodotto styling possono bastare quando si conoscono i propri capelli.
Senza doverli acquistare dall’altra parte del mondo.
Magari un paio per lo styling più una maschera per una routine più completa. E anche volendo usare più prodotti per lo styling, diventa una sequenza talmente automatica che si conclude in cinque minuti.
Sempre assecondando il proprio tipo di capelli. Se dai capelli mossi vogliamo ricci a molle, allora alzo le mani.
Curly Girl Method a modo mio, a modo tuo
Quindi sì per me vale solo il mio metodo, il tuo, quello di Silvia, quello di Carlo. Insomma, quello che va bene per i nostri capelli e per come piacciono a noi. Questo non ci vieta di adottare nuove abitudini che possano migliorare le nostre routine, ma senza entrare in un mondo di costrizioni, che ci condiziona pesantemente.
Dopo l’entusiasmo iniziale di aver trovato dei gruppi in cui confrontarsi sui capelli ricci, ho capito ben presto che era un approccio che non volevo condividere e ne ho preso subito le distanze.
Ecco perché non ne ho mai parlato. Da un lato ho sempre pensato che fosse una causa persa cercare di portare un nuovo modo di vivere i propri ricci. Dall’altro avrei voluto impegnarmi di più per far capire a più persone possibili quello che a me ha cambiato la vita. Sembra una frase esagerata, ma fare pace con i miei ricci per me è stata una svolta.
Allo stesso tempo però non avevo così voglia di andare contro corrente e ho lasciato correre. Perché spesso chi condivide il tuo pensiero resta in silenzio, ma si fa ben sentire chi dissente.
La consapevolezza che ho raggiunto con i capelli, la skin care e anche il make up, fa sì che le mie beauty routine siano un corollario quasi automatico di quello che è più importante nelle mie giornate.
E credo che comunicare questo, oltre alle scelte più sostenibili, sia quello che voglio dalla nuova fase di My Curly Colours, che ormai ha spento 10 candeline.
Un nome che al tempo rappresentava in pieno la mia idea e ha accolto nel tempo cambiamenti che non avrei mai immaginato. Ma che non avrei scelto se fossi partita in tempi più recenti, proprio perché mi avrebbe associata a tutti i profili “curly” che promuovono messaggi completamente opposti al mio.
Insomma, anche se non ne ho mai parlato apertamente per me è un argomento importante. Forse chi mi conosce da tempo aveva già capito tutto o forse no, ma al di là di questo, oggi mi piacerebbe davvero confrontarmi con voi nei commenti. Perciò vi leggo qui sotto e sono pronta a parlarne, anche se avete opinioni diverse dalla mia. Ognuno alla fine sceglie sempre quello che è più giusto per sé ed è giusto che sia così.
Se invece volete restare in argomento capelli ricci, vi invito a leggere qualche altro articolo:
- ABC CAPELLI #1 MY HAIR JOURNEY
- ABC CAPELLI #4 10 PROBLEMI E 10 POSSIBILI SOLUZIONI
- PRODOTTI PER CAPELLI RICCI AFRO LOVE
- LINEA AFRO HAIRCARE LUSH
- STYLING SOLIDO SENSO NATURALE
Al prossimo post, intanto vi aspetto su Instagram (@mycurlycolours), su Pinterest e vi invito a iscrivervi qui per ricevere newsletter mensile e contenuti speciali.
Un bacio grande
Lara
6 Commenti
Ciao Lara! Da portatrice di capello liscio,crespo e grosso sposo la tua idea in ogni punto.ho iniziato a seguirti proprio per il messaggio di accettazione che traspariva da te e dai tuoi contenuti,ho imparato a fare pace con i miei capelli e con molto altro di me e mi tengo lontana da ogni tipo di dictat e costrizione,che si parli di beauty o altro!
Che bello leggere le tue parole cara Francesca ❤️ Quando si riescono ad allontanare le costrizioni, anche quelle che spesso ci auto imponiamo, si cambia prospettiva, ci si accorge che diventa tutto più semplice e non si torna più indietro!
Ciao Lara! Io credo di essere arrivata al tuo blog proprio cercando qualche modo di trattare i capelli ricci… Poi sono rimasta perché mi è piaciuto il tuo approccio e il tuo modo di scrivere su tutto quanto, è stata una bella scoperta! Per quanto riguarda il curly girl method ti do ragione in pieno: qualche anno fa è diventato di moda anche qui in Italia e sono aumentate le persone che ne parlavano e me ne sono interessata anche io. Purtroppo non è stato cosi utile come speravo: molte tecniche di styling sono troppo lunghe o impiegano troppi prodotti (io ho i capelli fini, non ci penso neanche a metterci tre prodotti diversi solo per la piega), altre tecniche erano cose che facevo già (dai, lo scrunch lo facevamo già a fine anni ’90 con la spuma Bilba :P), e soprattutto non mi è piaciuto il modo di scegliere i prodotti, proprio per i motivi che dici tu.
Ciao Pamela, felice che tu sia arrivata qui proprio con qualche articolo sui ricci! Sì, alcune regole sono davvero le basi per i capelli ricci, altre invece complicano l’esistenza per un risultato non certo adatto a tutti i tipi di capelli.
Continuo il commento dicendo che sui social l’argomento è stato trattato anche con un certo fanatismo, almeno in alcuni casi, cosa che mi ha fatto allontanare da questo mondo. Con i miei capelli non ho ancora fatto pace perché continuano a cambiare e quando ho capito come trattarli cambiano e mi tocca ricominciare da capo… Ma non diventerò una fanatica del metodo! 😀 Concludo dicendo che uno o due anni fa diverse ragazze che parlavano del metodo sui social sono state contattate direttamente dall’inventrice del metodo (o da chi per lei) ed è stato loro intimato di smettere di usare tutte le diciture legate al curly girl method, probabilmente per una questione legata a brevetti, utilizzi commerciali,… Facci sapere se contattano anche te! Buona giornata intanto!
Peccato che i tuoi capelli cambino quando ti sembra di averli capiti. Forse la prossima routine sarà quella giusta per tutte le loro fasi!
Essendo fuori dal giro non sapevo avessero contattato alcune ragazze. Potrebbe essere una questione di diritti o di linee guida non condivise. Non credo che mi contatterà nessuno, visto che non sposo la causa e al di là di questo articolo le volte in cui ho nominato il metodo si contano sulle dita di una mano, ma se dovesse essere vi aggiornerò 😁