Shampoo sostenibili senza plastica con diverse azioni, per capelli morbidi, idratati, purificati e voluminosi
Oggi facciamo un salto indietro nel tempo di un paio d’anni, quando mi arrivò da Lush una box con 6 dei suoi shampoo solidi.
A quel tempo non ero già passata ai solidi per la cura dei miei capelli, perciò i test all’inizio sono andati a rilento e partiti dagli shampoo più idratanti e nutrienti. Che abbiamo trovato nei finiti ormai parecchio tempo fa. Mano a mano ho continuato con le altre tipologie, coinvolgendo Ivan e provando anche altro nel frattempo.
Per testarli tutti ci è voluto davvero un sacco di tempo e oggi finalmente riesco a parlarvene.
Shampoo solidi Lush
Prima di vederli nel dettaglio, dobbiamo ricordare che Lush è uno dei brand pionieri nel campo dei solidi. Partito con le sue celeberrime bombe da bagno e i suoi saponi da taglio, ha ampliato esponenzialmente la sua proposta, proponendo anche referenze skin care e make up.
I prodotti naked sono diventati protagonisti di interi negozi e l’impegno di Lush per diffondere il verbo dei solidi è davvero stato importante nel tempo. E continua a esserlo.
Concentrati ricchi di ingredienti naturali, senza plastica, senza imballaggio e auto conservanti, gli shampoo solidi sono diventati dei best seller Lush.
Questi, in panetti rotondi da 55 grammi, si affiancano ad alcune proposte al taglio come il co wash Avocado, che abbiamo visto nella linea Afro Hair e Tricomania.
Io avevo ricevuto:
- New shampoo – stimolante per il cuoio capelluto
- Montalbano – illuminante elasticizzante agli agrumi
- Seanik – volumizzante alle alghe marine
- Soak and float – calmante con Olio di Cade
- Coconut Rice Cake – ultra idratante al Cocco per capelli spessi e stressati
- Angel Hair – ultra delicato per cute delicata e capelli fragili
Più o meno tutti adatti ai miei capelli, nessuno particolarmente purificante o riequilibrante.
In gamma però ci sono anche:
- Godiva – idratante
- Honey I Washed my Hair – idratante delicato al Miele
- Jason and the Argan Oil – per capelli luminosi al profumo di rosa
- Jumping Juniper– riequilibrante e rinfrescante per capelli grassi
- Squeaky Green – rinfrescante alle erbe botaniche.
In comune hanno :
- la scelta di tensioattivi detergenti vegetali
- l’assenza di SLES/SLS
- la presenza di profumo sempre piuttosto alto nell’INCI
- la capacità schiumogena, che li rende perfetti per chi teme che i solidi non facciano schiuma
Oli Essenziali ed Essenza Assolute cambiano a seconda della funzione principale dello shampoo .
Li potete trovare tutti qui sul sito Lush e adesso vediamo insieme quelli che abbiamo provato noi.
I più colorati
Raggruppo gli shampoo solidi più intensi che, un po’ come le bombe da bagno molto scure, lasciano il loro ricordo sul portasapone e in doccia.
Alcuni più, altri meno, non è un gran problema, perché basta un risciacquo più accurato, però va segnalato. Soprattutto per chi ha bagni molto chiari e delicati o con delle fughe tra le piastrelle, che tendono a macchiarsi facilmente.
Vediamo come ci siamo trovati con questi shampoo, che sono:
– Angel Hair: rosa intenso con un bocciolo di rosa incastonato nel panetto. La Rosa infatti è la protagonista di questo shampoo, pensato per capelli fragili e per lenire la cute.
Contiene Acqua Faba protettiva, Acqua di Rose e Olio Essenziale di Yang Yang lenitivi riparatori e calmanti. In più Bicarbonato di Sodio, Estratto di Hamamelis, Talco, Muschio e Mica.
Effettivamente è delicato, sui miei ricci però non noto niente di particolare. Probabilmente proprio perché è più specifico per cute e capelli fragili, magari sottili e lisci.
– New: proprio rosso lo shampoo che Lush ha pensato per il cuoio capelluto. Uno shampoo stimolante con Infusi di Ortica e Menta Piperita, Essenze Assolute di Ortica e di Rosmarino, Olio Essenziale di Chiodi di Garofano e Foglie di Cannella. Un mix di spezie per rinforzare i capelli e rinfrescare la cute a cui si aggiunge l’Acido Citrico.
Il meno adatto ai miei ricci, tra quelli che ho ricevuto, visto che cerco sempre prodotti idratanti e nutrienti. Invece mirato per chi ha una necessità di rinforzare dalla base partendo dai bulbi piliferi.
Come azione lavante in linea con gli altri. Consigliato a chi cerca un’azione di questo genere.
Bocciato da Ivan, perché gli crea prurito. Io l’ho usato meno di lui, perché l’ho alternato circa ogni due lavaggi con uno shampoo più nutriente e non mi ha creato problemi.
Entrambi non abbiamo bisogno di stimolare la crescita dei capelli, Ivan poi li ha anche grossi, quindi da quel lato non possiamo darvi feedback.
Sempre shampoo solidi colorati
Altri due o shampoo solidi Lush colorati:
– Coconut Rice Cake: uno shampoo ultra idratante per capelli stressati e schiariti, contiene Crema e Latte di Cocco biologico, che uniti alla Lecitina di Soia ammorbidiscono i capelli. E Olio Essenziale di Vetiver, considerato afrodisiaco rilassante e lenitivo.
Il Cocco ha una buona azione condizionante, quindi questo shampoo solido aiuta anche in quel senso.
Quello che colpisce di questo shampoo solido è il doppio colore, perché è composto da due strati: uno panna e uno fucsia.
In più si notano subito dei petali, che sono petali di Girasole. Applicati in superficie, tendono a staccarsi con i primi lavaggi.
Anche questo bocciato da Ivan per lo stesso motivo del precedente.
A me invece piace, lo trovo nutriente e i miei ricci lo apprezzano. C’è da dire però che io lavo i capelli meno di frequente rispetto a lui.
– Seanik: la versione solida dello shampoo volumizzante Big al Sale marino. Gel di Muschio irlandese e Alghe Nori ammorbidiscono i capelli, mentre il Sale marino li volumizza.
In più Olio Essenziale di Limone siciliani, Essenze Assolute di Mimosa, Petitgrain, Gelsomino e Acido Citrico.
Anche se la formula è pensata per un rendere i capelli morbidi, c’è il rischio che sale e Profumo molto alto nell’INCI secchino i capelli con un uso continuativo.
Per questo lo trovo uno shampoo da alternare ad altro per evitare effetti collaterali. D’altronde lo stesso vale per il Big e per tutti i prodotti a base di Sale.
L’ho usato e lo uso quando i prodotti per lo styling non sono volumizzanti, per bilanciare quella parte mancante.
Profumazione fresca molto piacevole. Usato ogni tanto per me è un sì.
Non l’ho fatto provare a Ivan, perché non ricorderebbe di alternarlo e rischierebbe di bocciarlo come gli altri che abbiamo già visto.
I nostri preferiti
– Soak and Float: un mix di essenze e oli essenziali. Infatti nella formulazione troviamo e Essenza Assoluta di Cedro dell’Atlante, Olio Essenziale di Rosa, Essenza Assoluta di Tonka, Olio Essenziale di Cade e Acido Citrico.
Con petali di Calendula e petali di Rosa inglobati, li ridurrei, perché con gli utilizzi si staccano e portano a fare un risciacquo un più abbondante. Almeno a me per evitare di trovarmeli tra i ricci. Con le alghe del Seanik l’ho notato meno, forse perché non ho superato la metà del panetto.
Per il resto amo questo shampoo, l’ho già detto nei finiti di gennaio 2024.
Pensato per lenire cute e cuoio capelluto, anche in caso di psoriasi o forfora, lo trovo davvero delicato e idratante. Si consuma solo più velocemente di altri ed è un peccato.
– Montalbano: anche questo già finito, tra tutti gli shampoo solidi Lush che ho provato, questo è il passepartout.
Con Olive Verdi, che migliorano la forza e l’elasticità dei capelli, Olio Essenziale, succo e scorza di Limoni siciliani, che ne migliorano la lucentezza ed Essenza Assoluta di Rosmarino rinforzante e scacciabatteri, Montalbano è uno shampoo solido adatto a tutti.
Nell’INCI ci sono anche zuccherini scoppiettanti, che sinceramente non avrei notato se non li avessi letti. E ancora Olio Essenziale di Mirto Limone, Acido Citrico, Estratto di Gardenia e un pezzetto di Limone.
Profuma anche di Limone, lava bene, lascia capelli e cuoio capelluto ben puliti tra un lavaggio e un altro.
Non particolarmente idratante, si è rivelato comunque un buono shampoo, anche sui miei ricci secchi ed è piaciuto anche a Ivan.
Conclusione e la mia wishlist
Ovviamente avendo ricevuto una selezione di prodotti, ho testato shampoo più adatti ai miei capelli e altri meno, che diversamente non avrei acquistato. Nonostante, come già accennato all’inizio, la selezione fosse giusta, senza shampoo troppo purificanti.
In generale degli shampoo Lush apprezzo:
- il fatto che non contengano SLS e SLES
- la consistenza dei panetti, che rimane intatta fino all’ultimo
- la buona azione lavante
- la schiuma cremosa, densa e ricca solo sfiorando la cute
Sulla schiuma aggiungo che durante l’applicazione e il massaggio è molto abbondante, ma svanisce velocemente. Ricordiamoci che per beneficiare delle azioni degli shampoo dovremmo lasciarli agire qualche istante. In quel lasso di tempo mi rendo svanisce quasi del tutto.
Per un’ evoluzione futura mi auguro solidi meno colorati, con meno Profumo e ancora più delicati, anche per quanto riguarda la scelta dei tensioattivi. Che sono quelli forse, uniti al Profumo, che possono dare sensazione di prurito.
Effettivamente, anch’io con alcuni, se non li alterno ad altro, nei giorni prima del lavaggio successivo, talvolta avverto qualche pizzicore qua e là, mentre con altri solidi no.
Per inserire degli shampoo solidi nella mia wishlist dovrò aspettare parecchio, perché credo di averne già quattro in casa da testare.
Però in futuro vorrei provare Honey I Washed my Hair. Chiaro, idratante, delicato, con Miele e Agrumi, dovrebbe unire tutte le caratteristiche di quelli che finora abbiamo preferito. E potrebbe essere adatto anche a Ivan.
E riacquisterei Soak and Float, il mio preferito in assoluto, anche se dura meno rispetto ad altri shampoo solidi. Una vera coccola per i capelli.
Poi chissà, magari ci saranno altre novità interessanti, forse in una delle tante limited edition Lush.
E voi avete mai provato gli shampoo solidi Lush? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere in un commento.
Se volete restare in argomento solidi per capelli e solidi Lush, vi invito a leggere anche qualche altro articolo:
Al prossimo post, intanto vi aspetto su Instagram (@mycurlycolours), su Pinterest e vi invito a iscrivervi qui per ricevere newsletter mensile e contenuti speciali.
Un bacio grande
Lara