Alcuni solidi bocciati per viso, corpo e capelli degli ultimi mesi
Non tutto fila liscio, nemmeno con le alternative più sostenibili. I solidi sono cosmetici esattamente come quelli tradizionali e può capitare che alcuni, non andando bene per noi, vengano bocciati.
Nonostante rispetto a qualche anno fa la proposta sia nettamente migliorata, e alcune criticità siano state risolte.
Se a dicembre scorso vi avevo raccontato le alternative sostenibili che per me erano state un flop, a distanza di 12 mesi torno con dei bocciati, tutti solidi. Per un paio ho trovato degli usi alternativi, anzi lo stesso per entrambi, per altri invece sono in difficoltà su come smaltirli.
Ogni suggerimento è gradito, intanto vediamoli insieme!
Solido viso Tukiki
Iniziamo con il botto questi solidi bocciati, partendo da quello che mi scoccia di più: il Detergente solido viso Tukiki. Tukiki è un piccolo brand trentino artigianale di cosmetici solidi. Mi ha incuriosita e mesi fa ho iniziato a seguirlo su Instagram.
Tra i suoi prodotti ci sono solidi viso, corpo e capelli, saponi scrub, dentifrici e detergenti intimi.
Come prima prova ad agosto scorso ho acquistato il Detergente viso. Packaging in carta, solido non perfetto, che ricorda l’handmade, a un prezzo di € 9,40. Ero curiosissima di provarlo, tanto che prima di iniziarlo ho scattato tutte le foto, pensando a un futuro articolo di presentazione o direttamente a una recensione.
Invece pochi giorni dopo il primo utilizzo è stato relegato nel mobile del bagno. Secondo me chi mi conosce da un po’ sa già il perché. Ebbene sì, diciamolo in coro “Mi causa imperfezioni”.
Purtroppo fin da subito sono apparsi i classici puntini da irritazione. Non avevo inserito altro nella mia routine e stavo continuando con i soliti pochissimi prodotti.
Interrotto l’utilizzo, la situazione è tornata alla normalità.
Peccato, perché sembrava delicato, faceva una leggera schiumina e non seccava la pelle. Sarà la conferma dopo anni che alla mia pelle non gradisce le argille? Forse.
Migliore come detergente che come struccante, la prima idea era stata quella di usarlo solo per struccarmi, accantonata poco dopo.
Lo userò come sapone mani. Mi dispiace, perché confidavo molto in questo brand, però questo primo approccio non è stato felice.
Proverò altro? Credo di sì, ma non per il viso. Almeno come secondo test.
Se avete provato qualcosa di Tukiki, consigliatemi il prodotto che vi è piaciuto di più.
Intimo solido Officina Naturae
Primo solido Officina Naturae che boccio. E lo faccio con dispiacere, perché speravo che questo sarebbe stato il mio nuovo detergente intimo.
Da anni infatti il mio unico detergente intimo è proprio il Natù di Officina Naturae. L’unico che negli ultimi anni non mi crea fastidi e che riacquisto periodicamente nel formato da 500 ml.
Ho dedicato anche una recensione a questo prodotto, che ormai per me è un mai senza.
Però ha un packaging in plastica con dispenser e fa parte di una delle prime linee di Officina Naturae, che chissà fino a quando resterà in gamma. Spero per sempre, però non si sa mai, quindi mi auguravo che il nuovo Intimo solido potesse essere ugualmente valido, così da passare a quello.
Purtroppo non è stato così. La formulazione è diversa e mi crea un leggero fastidio. Non quanto altri detergenti, ma sento la differenza dopo solo un paio di giorni di utilizzo e non voglio più mettere a rischio una zona così delicata. Ho già fatto questo errore e ho imparato la lezione.
Avevo un formato mini e uno full size, entrambi omaggi del brand. Ho iniziato i test dalla travel size, che ho provato in tre occasioni diverse e distanti tra loro. Ogni volta eccolo lì quel leggero pizzicore.
Anche se la formula è naturale con Amido di Riso, Betaina, Burro di Karitè, Estratti di Calendula e Avena. Forse Profumo e Tea Tree Oil non sono apprezzati dalle mie parti delicate, perché non fa per me.
Torno al Natù e passa tutto. E così, adesso in bagno abbiamo un detergente intimo come sapone per le mani. La mini size invece è nel solito mobiletto del bagno, tra i solidi da portare e finire fuori casa.
Però, se voi non avete problemi con i detergenti intimi come la sottoscritta, date una chance a questo solido per l’igiene intima.
E ovviamente, se già lo usate, ditemi la vostra.
Sapone solido Profumato L’Erbolario
Passiamo a un classico dei regali di Natale, L’Erbolario, che negli ultimi anni si è sbizzarrito con saponi e solidi, con tanto di deliziose scatoline in latta.
Ho ancora uno Shampoo solido, regalo della mia Mamy, che sta aspettando il suo turno di test. Ne parleremo più avanti.
Il Sapone solido Profumato al Melograno invece l’avevo iniziato diverso tempo fa per il corpo e purtroppo mi seccava, non tanto le mani, quanto le cuticole. Un campanello d’allarme, che ho imparato a riconoscere negli ultimi anni e che ci tengo sempre a ricordare anche a voi.
Se avete cuticole dolenti, pellicine dolorose e/o secche, che crescono improvvisamente sui bordi delle vostre unghie, pensate ai saponi, ai gel doccia e ai detergenti, che state utilizzando.
Di solito non ho queste problematiche, perciò mi è più facile individuare i colpevoli quando capita. All’inizio avevo semplicemente pensato che fosse cambiata la mia pelle. Poi ragionandoci ho scoperto la vera causa.
E così ho dovuto accantonarlo. Idem con l’altro, Notte a Tangeri. Avrei voluto spostarli dal bagno alla cucina, ma anche lì uso il sapone almeno due volte al giorno ed è troppo.
Credo quindi che li spezzerò e li porterò con me negli spostamenti brevi di un paio di giorni, così da cercare di smaltire entrambi nel tempo, senza utilizzi troppo prolungati.
Bella l’idea del sapone nella scatola in latta legata alle varie linee tipiche L’Erbolario, ma se volete fare dei regali sostenibili, vi consiglio di optare per qualcosa di più delicato e ricco. Nelle formulazioni di questi infatti prima delle voci nutrienti, tra l’altro non molte, si trova il Profumo. Non certo grande amico della pelle. c’è da dire che stiamo parlando di saponi profumati, quindi il brand ci avvisa.
Via libera invece se il regalo va a qualcuno che usa gel doccia da supermercato con SLS e SLES.
Questi probabilmente qualcuno di voi potrebbe già averli provati o ricevuti in regalo. Com’è andata? Ne avete anche voi uno da aggiungere ai bocciati solidi o vi trovate bene? Raccontatemelo in un commento.
Solido Corpo Lavanda e Vetiver Weleda
Più o meno lo stesso, però in meno tempo e in modo più intenso, si è verificato usando il Solido Weleda alla Lavanda e Vetiver.
Un altro solido che si aggiunge ai bocciati, questo con una storia un po’ particolare. Visto per la prima volta più di un anno fa nel negozio di Rimini, trovato scontato del 50% quando ci sono stati i buoni da 30,00 euro, sempre da Tigotà. L’unico così scontato, per la scadenza ravvicinata.
Per un solido non certo un problema e, curiosa, l’ho subito infilato nel carrello.
Anche per questo Solido alla Lavanda shooting fotografico da nuovo, pensando a un contenuto dedicato. Cosa che faccio sempre quando acquisto prodotti di cui vorrei parlare.
Due giorni di utilizzo e cuticole degli indici doloranti. In crescendo. Stavolta però un dubbio. Perché sì questo era stato l’unico nuovo prodotto inserito nelle mie beauty routine, ma avevo iniziato da poco anche il Detergente Piatti Coccole di Gaia.
A quale attribuire la colpa?
Pensando alla resa di entrambi, l’ago della bilancia si è spostato subito sul Solido Weleda. Meno idratante e meno cremoso. Però non ne avevo la certezza. E così ho fatto la prova del nove: ho tolto dalla doccia il Solido Weleda per vedere cosa sarebbe successo, continuando a usare invece quello per i piatti.
Applicando ovviamente generose dosi di crema, con tanto di booster di Burro di Karitè sulle dita colpite. Dopo qualche giorno, sparito tutto.
Il colpevole era proprio il Solido Lavanda e Vetiver Weleda. Molto carino e diverso per la sua forma ergonomica, ma anche no. La formula non è particolarmente ricca, idratante e nutriente. Senza dubbio non adatta alla mia pelle.
Quindi bene averlo trovato scontato, ma non benissimo visto com’è andata.
Anzi, qui sono in difficoltà, perché non so proprio come usarlo. L’idea poteva essere farlo provare a Ivan, ma ha un mega solido in uso, che gli durerà una vita.
Se avete suggerimenti ditemi tutto, così come i vostri pareri se avete già provato questo o altri solidi corpo Weleda.
Sapone Milano Dolce Vivere Nesti Dante
Ultimo di questi solidi bocciati, il Sapone Nesti Dante dedicato a Milano, della linea Dolce Vivere. Regalo della mia Mamy ormai una vita fa, che è rimasto buono buono in attesa che smaltissi tutti gli altri saponi regalati. Che avevo preferito a questo, perché più piccoli e più veloci da sostituire.
Adesso che i solidi sono una costante, non è un problema che lo stesso mi duri a lungo. Anche se continuo a pensare che sia una sorta di sequestro il formato da 250 g dei Nesti Dante. Deve saperlo anche il brand visto che il PAO è di ben 36 mesi.
Stavolta però il problema non si è posto. O, se vogliamo cambiare prospettiva, si è duplicato.
Perché questo sapone secca terribilmente le mani. Mani ruvide, secche difficili da ripristinare anche con la crema. In autunno inverno per me è inutilizzabile.
Potrebbe essere diverso in primavera estate? Temo di no, ma farò una prova, soprattutto perché diversamente non saprei come utilizzarlo.
In effetti guardando l’INCI c’è ben poco di nutriente in questo sapone e in più il Profumo è altissimo nella lista degli ingredienti. Precede persino la Glicerina, che dovrebbe salvare il sapone con la sua azione idratante.
Dopo pochissimi giorni non ce l’ho fatta e l’ho toto dal porta sapone. Con dispiacere. Sia perché non mi piace non riuscire a usare un prodotto, sia perché se fosse andata diversamente, con questo Nesti Dante, avrei concluso lo smaltimento dei saponi che avevo in casa.
Nesti Dante è un brand super conosciuto con tantissime linee. In passato ne ho usati diversi anch’io e a memoria questo è stato il peggiore.
Fatemi sapere se avete promossi o bocciati Nesti Dante da raccontare. Ci sentiamo nei commenti se vi va.
Finisce qui questa carrellata di bocciati solidi degli ultimi mesi, mi raccomando se avete idee su come riutilizzarli in modi alternativi illuminatemi!
Se volete restare in argomento solidi, vi invito a leggere qualche altro articolo:
Al prossimo post, intanto vi aspetto su Instagram (@mycurlycolours), su Pinterest e vi invito a iscrivervi qui per ricevere newsletter mensile e contenuti speciali.
Un bacio grande
Lara
4 Commenti
Ciao Lara, io i saponi profumati dell’Erbolario li userei per profumare i vestiti dentro cassetti e armadi, magari dentro un sacchettino di stoffa se hai paura che macchino i vestiti (ma non credo ci sia questo rischio). Buon Natale!
Cara Pamela, ottima idea! Anche se non sono così tanto profumati, qualcosa potrebbero fare. Faccio una prova in questi giorni, così magari ne uso uno come profumatore e l’altro per gli spostamenti! Spero che tu abbia passato un Natale sereno, Buone Feste e un abbraccio
Ciao, io quando un detergente è troppo disidratante lo uso solo per le zone che hanno bisogno di una pulizia più energica, come ascelle e piedi. Se non ho detergenti aggressivi bocciati da smaltire, acquisto proprio uno schiumogeno apposta per queste parti, perché per il resto del corpo è per il viso uso detergenti molto delicati. Ho letto che spesso, quando ci sembra che un deodorante non funzioni, in realtà è perché abbiamo usato un detergente troppo delicato su una zona che suda molto. Quindi uso così schiumogeni e saponette aggressive.
Non avrei mai pensato a questo utilizzo alternativo. Hai trovato un’ottima soluzione! Per me non è indicato, perché non sudo molto, ma è uno spunto che può essere molto utile, grazie!