5 piccole azioni quotidiane che possono aiutarci a essere più sostenibili

Da quando ho iniziato a condividere il mio cambiamento verso scelte più consapevoli e sostenibili, noto che quello che racconto spesso instaura un meccanismo opposto a quello che vorrei. Il cambiamento viene percepito come complicato, macchinoso e difficile da sostenere. Non per l’ambiente, ma per noi. Mi dispiace molto, perché invece è il contrario. Perciò, come ho scritto nella newsletter di ottobre (iscrizione qui) per le settimane che rimangono in questo 2023 ho pensato di proporvi alcuni articoli dedicati alle scelte più sostenibili. Con qualche piccolo consiglio. Di lunedì, com’è già stato per gli articoli dedicati all’estate. Spero li apprezzerete e mi farebbe piacere aprire un confronto libero e costruttivo. 

Iniziamo oggi con 5 azioni e pensieri che possono creare il giusto mindset per il nostro cambiamento.  

5 azioni da cui partire per essere più sostenibili 

  1. Capire che differenziare è diverso da riciclare. Un concetto semplice quanto illuminante. Un concetto non mio, bensì una risposta di Elisa Nicoli @econarratrice a un mio commento sotto un suo video Instagram. Il video in questione, lo trovate qui, elencava alcuni packaging che non vengono riciclati. Di fronte alla mia incredulità Elisa mi rispose “Riciclare # differenziare”. Quanto è vero e quanto non ci pensiamo! Tante volte, me compresa, scegliamo i nostri acquisti forti del fatto che facciamo la differenziata. Da anni. E quindi sì, la plastica è plastica, ma la plastica si ricicla. E invece no, non è un sillogismo. Non funziona così ed è bene pensarci. 
  2. Scegliere meno plastica possibile. Questa è la diretta conseguenza del discorso appena fatto. Se la plastica che noi differenziamo in realtà viene riciclata solo per circa il 40%, non è meglio che cerchiamo di ridurla il più possibile? E questo non significa da un giorno all’altro eliminarla del tutto, anche perché è impossibile per i più. Ma cercare alternative. E sceglierle, quando possibile. Senza complicarsi la vita, ma mettendoci impegno, senza rinunciare alla qualità. Sembra più complicato di quanto non sia. Al supermercato ci sono frutta e verdura già confezionate? Scegliamo quelle sfuse, evitiamo quelle già porzionate. Evitiamo buste di plastica che contengono altre buste. Come quelle delle mozzarelle per capirci. Se un prodotto ha un packaging più sostenibile preferiamolo alla versione classica in plastica. Magari lo faremo solo per qualche acquisto, ma sarà già qualcosa! 
  3. Ponderare gli acquisti. Sembra un’ovvietà, ma è importante. Se negli ultimi decenni abbiamo riempito il mondo di rifiuti è perché abbiamo acquistato troppo, senza senno e smaltendo ancora peggio. Evitare gli acquisti d’impulso, soprattutto in quest’era social può fare la differenza. E no, non vuol dire non acquistare più niente. Tra acquistare gadget, abbigliamento e accessori solo perché sono carini e pucciosi o ancora peggio solo per fare un video e acquistare quello che ci piace e ci serve ce ne passa. Un mix tra un’educazione che fin da piccola mi ha portato a ponderare le mie scelte, l’aver dovuto usare per altro i miei soldi in età più adulta e una mancata passione per suppellettili e accessori mi hanno portata in modo naturale a non acquistare tanto per. Ma ugualmente, rispetto a qualche tempo fa prima di acquistare qualcosa, valuto con più attenzione. Soprattutto se si tratta di piccole cose. Quelle che visto che costano poco ci rimangono attaccate alle mani più facilmente.  
  4. Fare un check nell’armadio e in casa. Un controllo vero, non il solito cambio armadi in cui togliamo i capi della stagione che sta finendo e li sostituiamo con quelli della stagione in arrivo. Approfittando del cambio stagione o del riordino di armadi e cassetti guardiamo davvero cosa abbiamo. Cerchiamo di capire cosa usiamo molto, cosa poco e potremmo usare di più e cosa invece non usiamo mai. Magari da anni. Una chiarezza simile ci aiuta su più fronti. Ci permette di dare nuova vita ad alcuni capi, su di noi o su altri e ci aiuta a limitare o a indirizzare nel modo giusto il nostro shopping. Lo stesso vale per la casa e tutto quello che abbiamo nelle varie stanze, in cucina, sotto il letto, nei cassetti, nei ripostigli e perché no, in cantina e in garage. Questo controllo ci farà capire cosa davvero usiamo, su cosa conviene investire e da cosa possiamo invece distogliere una volta per tutte la nostra attenzione. Ovviamente se smaltiamo eventuali rifiuti, facciamolo nel modo giusto! 
  5. Evitare i resi. Questo è un punto molto sottovalutato, ma molto importante. Da anni gli acquisti online sono diventati parte della nostra quotidianità e con il lockdown sono stati la nostra salvezza. Se da un lato sono un male per i piccoli negozianti, sono la manna per chi ha poco tempo, per chi vive in piccoli paesi e trova poco nei negozi fisici. C’è un gran dibattito in termini di impatto ambientale, perché in alcuni casi gli acquisiti online impattano meno rispetto a quelli nei negozi. Allo stesso tempo ci sono tanti ma. Più e meno evidenti. Ancora una volta la via di mezzo è la scelta giusta, ma soprattutto sarebbe meglio evitare di fare i resi. Acquistare con leggerezza tanto si può cambiare, tanto il reso è gratuito, peggiora l’impatto ambientale e rende i nostri acquisti ben lontani dal sostenibile. Sia per i viaggi extra dei pacchi, sia perché spesso quei resi non vengono rivenduti, ma semplicemente buttati in discarica. Cerchiamo di fare attenzione anche acquistando online, senza vedere solo il lato positivo della comodità del reso.  

Credo che queste possano essere cinque piccole azioni concrete e quotidiane utili da fare nostre per iniziare un cambiamento. Poi so che il pensiero è sempre che quello che facciamo non è basta, che ormai siamo messi male, che la maggior parte delle persone non presta attenzione, che le aziende inquinano e chi più ne ha più ne metta. Lo so, ma io sono sempre dell’idea che se possiamo fare qualcosa è bene farla. Qualcosa più qualcosa fa qualcosa di più grande. Perché rinunciare a prescindere?  

Ditemi i vostri pensieri, mi fa piacere sapere come la pensate. Anche se dubitiamo, confrontandoci possiamo sostenerci e provarci.  

Se non l’avete ancora fatto  vi invito a leggere il primo articolo sull’inizio del mio cambiamento : 

Al prossimo post, intanto vi aspetto su Instagram (@mycurlycolours), sul mio nuovo profilo Pinterest e vi invito a iscrivervi qui per ricevere newsletter mensile e contenuti speciali.

Un bacio grande 

Lara

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