SPF, texture, esigenze : consideriamo tutto per scegliere i nostri solari!

Come ogni anno questo è il periodo in cui più o meno tutti iniziamo a cercare i solari per la bella stagione. C’è chi usa la crema solare tutto l’ anno, chi solo qualche mese, chi ancora solo durante le vacanze. Anche l’ attenzione nella scelta cambia da persona a persona e nel corso degli anni. Mi ricordo quando giravo per le corsie del supermercato prima delle mie vacanze e sceglievo un solare più o meno a caso. Usavo quello e mi andava bene. Questo era il mio unico rapporto con le creme solari. Poi nel tempo ho capito che non doveva essere così!

Partiamo dal principio, prima di vedere come scegliere la crema solare giusta per noi.

Qual è il ruolo di una crema solare e perchè usarla? 

La crema solare ci deve proteggere! Deve proteggere noi e la nostra pelle, evitando scottature, che possono evolversi in problemi cutanei, fino a degenerare in tumori. Il sole è importante per il nostro organismo, promuove la formazione di Vitamina D e Serotonina. Ci mette di buon umore, contribuisce al giusto ritmo sonno/veglia, previene e migliora anche alcune malattie. I suoi raggi però sono una concentrazione di Raggi Ultravioletti e Infrarossi. Tutte radiazioni che colpiscono la nostra pelle.  L’ abbronzatura che spesso tanto si ricerca infatti è una risposta di difesa della pelle, che cerca di difendersi in questo modo dalle aggressioni del sole. Ma non basta!

La crema solare, così come gli occhiali con lenti scure, i cappelli, i foulard e l’ abbigliamento, ci aiuta a limitare i danni provocati dai raggi solari. Affinchè lo possa davvero fare, dobbiamo però scegliere quella giusta. E poi anche applicarla nel modo giusto.

Ma come scegliere la crema solare giusta per noi?

Innanzitutto in base all’ SPF.Quel numero che leggiamo su tutti i solari.

50, 50+, 30, 10, 6 non sono numeri scritti a caso. Rappresentano il fattore di protezione, l’ SPF, il Sun Protection Factor,  che il solare garantisce contro i raggi UV. E la misura relativa del tempo in cui lo fa.

Noi dobbiamo scegliere l’ SPF in base al nostro  fototipo di pelle. E non a pensieri come “10 andrà bene, non è il più basso” oppure “50 no, altrimenti non mi abbronzo!”. I fototipi sono 6 e vanno dall’ 1, il più chiaro al 6, il più scuro. E fanno riferimento ai nostri colori di pelle, di capelli e alle nostre caratteristiche. Se la pelle è sensibile, se si scotta/si abbronza facilmente o meno. Se presenta rossori, rosacea, lentiggini, nei, se è soggetta ad allergie e così via.

Per colori molto chiari, capelli biondi o rossi e pelle sensibile l’ SPF consigliato è 50+ o 50, quindi una protezione molto alta o alta. SPF 50 e 30 se si è castani e ci si abbronza gradualmente. Per capelli scuri, neri, pelli olivastre che si abbronzano molto e velocemente un SPF 30 o 20. Spesso però i consigli che si leggono per questi ultimi fototipi arrivano fino agli SPF 10 e 6. Anch’ io rientro in quest’ ultima tipologia, ma mai mi sognerei di scendere sotto l’ SPF 30 e consiglio di fare lo stesso anche a voi.Crema solare viso

L’ SPF infatti è calcolato sulla MED, la Dose Minima Eritematogena. Cioè la quantità di radiazioni necessaria per provocare un eritema. Nei test viene valutata la differenza tra una MED su pelle con e senza solare, quindi di quanto si allunga la tempistica che porta al rossore. Per questo va riapplicato, perché il solare posticipa l’ eventuale arrossamento, ma non lo elimina.

A grandi linee si può dire che il numero dell’ SPF moltiplica per tot volte il tempo in cui la pelle si può arrossare. Di 15 volte un SPF 15, di 30 un SPF 30 e così via, anche se la differenza di protezione tra SPF non è proporzionale. Un SPF 50 non protegge cinque volte di più di un SPF 10, ad esempio. Inoltre dobbiamo ricordare che non esistono creme solari a protezione totale o schermo totale in grado di bloccare la totalità delle radiazioni.

Se è vero poi che oltre alla frequenza dell’ applicazione è anche la quantità a fare la differenza per quanto riguarda la reale protezione di un solare, è bene scegliere un SPF più alto in caso di piccole mancanze possa comunque proteggere. Ma di questo magari parleremo in un altro articolo dedicato a come usare i solari.

UPDATE 2022: accanto all’ SPF possiamo trovare anche una sigla con PA e dei +, come nella crema viso Bioderma di cui vi parlo qui. Si tratta di un’ indicazione asiatica che  fa riferimento al Protection Grade of UVA (PA), che si basa sul Persistent Pigment Darkening (PPD), che misura la reazione della pelle esposta ai raggi UVA.  Il valore PPD si misura in mumeri, quello di PA in +. Un solo + è il minimo, quattro + il massimo.

Anche in questo caso non si parla di protezione totale, ma della quantità di tempo in più in cui ci si può esporre ai raggi UVA rispetto a quanto non si possa fare senza protezione. La protezione bassa corrisponde quindi a PPD da 2 a 4 (da 2 a 4 volte rispetto a senza protezione) o PA+. La media a PPD da 4 a 6 o PA++, quella alta a PPD da 8 a 16 o PA+++ e la protezione molto alta a PPD 16 e oltre o PA++++.

Anche la texture condiziona la scelta della crema solare giusta

In commercio ce ne sono di tantissimi tipi. Le più classiche in crema, quelle oil free, anche sotto forma di latte più fluido, gli oli, più o meno secchi, gli spray, gli unguenti, gli stick e anche le mousse. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Quello che di solito si cerca è il comfort. Preferibilmente i solari che usiamo si devono spalmare bene e in velocità senza lasciare residui o aloni bianchi. Possibilmente non devono appiccicare, né attrarre la sabbia, non si devono sciogliere con l’ acqua o con il sudore e non lo devono aumentare.Stick solare SPF 50+ Nature's

La texture va scelta in base alle nostre esigenze:

per il viso o per il corpo. Quando scegliamo una crema solare dobbiamo sapere su quali zone la vogliamo utilizzare. Difficilmente, anche se sulla confezione sono magari indicati entrambi gli utilizzi,  sarà davvero così. La pelle del viso è più delicata, soprattutto nella zona perioculare e sul contorno labbra. Sempre il viso richiede un comfort maggiore. Una sudorazione eccessiva o il prodotto che si scioglie possono essere più fastidiosi se si presentano sul viso.  È importante quindi anche scegliere una crema solare per il viso compatibile con la nostra tipologia di pelle. Per tutti questi motivi è sempre meglio scegliere due prodotti diversi, anche in base alle situazioni in cui si andranno ad applicare, come stiamo per vedere.

– per il mare, la barca, la montagna, il lago o l’ attività fisica all’ aperto. In questi casi la priorità è proteggersi, senza se e senza ma. L’ esposizione in queste situazioni è spesso prolungata nel tempo e l’ eventuale riverbero dei raggi del sole sull’ acqua o in inverno sulla neve, ne aumentano la potenza. In questi casi è sempre meglio scegliere un SPF 50 o 50+ da riapplicare ogni paio d’ ore. Se nel frattempo svolgiamo attività fisica è meglio optare per una formula water resistant, possibilmente fluida e dal veloce assorbimento. Se invece stiamo semplicemente sdraiati a prendere il sole l’ importante è essere protetti, qualsiasi texture andrà bene. Certo alcune garantiranno più comfort di altre, ma ai fini della nostra giornata non ci saranno differenze.

per la città. Quante volte abbiamo scelto una crema solare e poco dopo averla applicata la sentivamo pesante sul viso o mentre facevamo le nostre commissioni sentivamo o notavamo alcune parti insolitamente sudate? A me è capitato spesso, anche se ho una pelle normale. In questi casi la soluzione che spesso troviamo è evitare di applicare il solare. In realtà non è la soluzione giusta. Dobbiamo continuare  la ricerca fino a trovare una texture adatta a noi. Anche in questo caso creme fluide e oil free possono essere le più adatte, soprattutto per chi ha una pelle mista o grassa, ma la tipologia di filtri e ingredienti può creare enormi differenze e lo vedremo nel dettaglio tra poco.

Anche per la città comunque dobbiamo valutare cosa faremo. Se staremo fuori solo per alcune commissioni possiamo applicare la crema solare prima di uscire di casa, come ultimo step della nostra skin care. Se invece staremo fuori per un’ intera giornata dovremo scegliere una texture che si possa riapplicare più volte senza appesantire o creare residui

come base make up. Trovare delle texture che non interferiscano con i prodotti make up che applichiamo successivamente è ancora più complesso. Se abbiamo già trovato delle creme che ci offrono comfort sul viso per la città, molto probabilmente saranno le stesse cha andranno bene anche prima del make up. Diversamente sempre meglio provare creme abbastanza fluide, che possano avere anche una giusta componente idratante oppure opacizzante,e in base alle esigenze della pelle, per evitare di applicare anche la crema viso. Se infatti di solito la crema con SPF è l’ ultimo step della nostra routine, se poi applichiamo anche un fondotinta o una BB Cream può essere che siano troppi strati di prodotto e la crema solare può sostituire quella viso.Lara Mycurlycolours - Come scegliere la crema solare giusta

Anche in questo caso il discorso è lo stesso già fatto per la città. Se stiamo fuori poco, al massimo un paio d’ ore o non prevediamo di esporci direttamente al sole, può bastare un’ applicazione prima di uscire. Se invece stiamo all’ aperto per svariate ore, sarà necessario riapplicare la protezione solare. Come fare se siamo già truccati? L’ unica soluzione è una crema solare spray, che non necessiti di essere spalmata. Proprio in questo periodo ne sto cercando una per quest’estate , quindi ne riparleremo dopo che ne avrò provata una o più.

L’ importanza della protezione dai raggi UV – UVA e UVB

Qualunque texture si scelga l’ importante è garantire la giusta protezione alla propria pelle dai raggi ultravioletti. I raggi UV si dividono in raggi UVC, UVB e UVA in base alla loro lunghezza d’onda, che si misura in nanometri. Gli UVC sono completamente assorbiti dall’ atmosfera, gli UVB sono sì filtrati dall’ atmosfera, ma in parte la attraversano e arrivano alla nostra pelle fino all’ epidermide. Gli UVA invece sono i raggi che ci colpiscono più in profondità, attraversando l’ epidermide e arrivando fino al derma.

La lunghezza d’ onda è la responsabile del modo in cui le diverse tipologie arrivano a colpire più o meno la pelle. Dobbiamo anche considerare che altitudine, altezza del sole, lo strato di Ozono protettivo e la capacità riflettente delle superfici, ad esempio quella della neve citata poco fa, che arriva all’ 80%, sono altri fattori che influenzano i livelli di UV a cui siamo sottoposti.Proposta creme solari Erboristeria Sorgente

UVA – Sono i raggi ultravioletti con la maggiore lunghezza d’ onda tra i 320 e i 400 nanometri, che riescono a penetrare fino al derma. Gli UVA sono i responsabili dei danni biologici al DNA, causano radicali liberi causa dell’ invecchiamento cutaneo e sono quindi quelli da cui dobbiamo proteggerci di più, anche nelle giornate nuvolose, perché sono sempre presenti. Come capire se il solare che vogliamo acquistare ci protegge anche dagli UVA? Sul packaging o in etichetta sarà presente il simbolo UVA cerchiato. Dovremmo sempre cercarlo in ogni solare che acquistiamo! La protezione garantita dai solari che riportano questa dicitura sarà pari o superiore di 1/3 a quella contro gli UVB.

UVB – Hanno una lunghezza d’ onda tra i 280 e i 320 nanometri . Si fermano all’ epidermide, quindi alla parte più superficiale e sono quelli che causano le scottature e gli eritemi. Sempre presenti su tutti i packaging dei solari, perché l’ SPF fa riferimento alla protezione contro gli UVB, ma come abbiamo appena visto, non bastano per proteggerci dal sole.

Quando scegliere una crema solare con protezione da luci blu e infrarossi.

Eh già, non basta pensare ai raggi UV, ci sono anche altri tipi di raggi e luci, da cui sarebbe bene proteggersi:

la Luce Blu o HEV – Fa parte dello spettro della luce visibile e ha una lunghezza d’ onda tra i 380 e i 500 nanometri. Se ne parla molto negli ultimi anni, come conseguenza della nostra vita fatta sempre più di smartphone, computer e dispositivi di ogni genere. Questo tipo di luce infatti viene rilasciata dai dispositivi elettronici, ma è anche presente nei raggi solari, nelle luci LED e nelle lampadine a basso consumo. Se si trascorrono molte ore davanti ai dispositivi è importante cercare solari che garantiscano anche questo tipo di protezione, che dev’ essere riportata sul packaging del prodotto. La Luce Blu può avere conseguenze sugli occhi in termini di affaticamento, ma anche di problematiche come congiuntiviti. Può alterare il giusto ritmo del sonno causando insonnia e causare stress ossidativo alla nostra pelle.

I Raggi Infrarossi o IR – Gli infrarossi sono onde elettromagnetiche superiori a 780 nanometri e sono i responsabili dell’ invecchiamento cutaneo, di rughe e macchie. Tutte le fonti luminose li producono, compreso ovviamente il sole. Meno pericolosi dei raggi UV, è una protezione prevista in pochi solari rispetto ai tantissimi che sono in commercio, ma verso cui c’è un’ attenzione sempre crescente . In realtà non esiste un fattore di protezione specifico contro i raggi infrarossi e l’ azione protettiva è data da pigmenti riflettenti e sostanze antiossidanti. Anche questo tipo di protezione non è sottointesa, dev’ essere sempre dichiarata sul prodotto stesso. Controlliamo sempre le specifiche qualsiasi sia il luogo dove scegliamo di acquistare i nostri solari.
Crema solare SPF 50 Mulac con protezione UVB- UVA- Luci Blu - Raggi Infrarossi IR

La differenza tra filtri chimici e fisici per scegliere la crema solare giusta

Come premessa è doveroso dire che i prodotti in commercio sono tutti testati e sicuri per noi e per la nostra pelle. Sono stati sottoposti a test precisi e rispettano requisiti stabiliti dalla legge. La scelta di prediligere filtri chimici o fisici, ma anche alcuni ingredienti a discapito di altri, come vedremo tra poco, sta alla nostra sensibilità in diversi campi. Come per la skin care in generale. La differenza tra filtri chimici e filtri fisici non riguarda la loro efficacia, ma la modalità di azione.

i filtri chimici. Sono quelli che troviamo nella maggior parte dei solari. Dalla grande distribuzione all’ alta profumeria. I filtri chimici sono sostanze di sintesi che assorbono in modo selettivo parte delle radiazioni solari, le scompongono e ne rilasciano l’ energia sotto forma di calore e/o fluorescenza. Aumentano quindi anche la sensazione di calore che si prova e per questo vanno bilanciati in modo giusto nella formulazione e devono essere fotostabili. I filtri chimici hanno il pro di essere più economici, ma anche più leggeri, quindi contribuiscono al comfort del prodotto sulla pelle e alla sua facile spalmabilità.

Come contro però, proprio per la loro modalità di azione, possono causare sensibilizzazione o irritazioni. Alcuni filtri chimici sono stati aboliti negli anni ed altri sono oggetto di studio, soprattutto per quanto riguarda possibili danni all’ apparato endocrino. Inoltre rappresentano un problema per l’ ambiente, il mare e la barriera corallina, perché inquinano e possono causare alterazioni alle specie marine.

Tra i filtri chimici i più comuni sono l’ Octocrylene e l’ Octynoxate chiamato anche Octyl methoxycinnamate o OCM, ma anche il Benzophenone 3 o Oxybenzone, il Benzophenone 4 e il Drometrizole trisiloxane.Proposta solari supermercato iN's

È facile quindi capire come dietro ad una scelta veloce di un solare si nasconda un mondo. Saperne di più, informarsi, cosa che vi invito a fare se l’ argomento vi interessa, porta a scegliere in modo più consapevole e in base alla propria etica. Anche se a volte i filtri chimici possono anche essere scelti quando ci si rende conto che non si riesce a trovare una soluzione adatta a sé con l’ altra possibilità che stiamo per vedere.

i filtri fisici. A differenza dei filtri chimici hanno un effetto schermo per i raggi del sole, che riflettono come se fossero degli specchi. Le radiazioni non vengono quindi assorbite e non c’è un’ ulteriore produzione di calore. Il filtri fisici più usati sono l’ Ossido di Zinco o Zinc Oxide e il Biossido di Titanio o Titanium Dioxide, che sono spesso utilizzati in combo.

Sono sostanze fotostabili, meno allergizzanti e non inquinanti. Anche per questo sono la scelta di chi presta attenzione all’ ambiente e vuole evitare alcuni tipi di ingredienti. Come contro però le particelle minerali di cui sono composti sono più difficili da integrare nelle formulazioni e di questo risentono texture e spalmabilità. Sono proprio i filtri fisici i responsabili di quell’ antipatica scia bianca difficile da mandare via quando si applica un solare. Oppure di quell’ alone biancastro e lattiginoso, che rimane sulla pelle.

Per migliorare questo aspetto negli ultimi anni è stato fatto un importante lavoro che ha portato a due diverse soluzioni. Ridurre le dimensioni delle particelle in laboratorio e incapsulare le particelle stesse in acidi grassi. La seconda soluzione al momento risulta la più sicura, perché le nanoparticelle, che nell’ INCI devono essere segnalate con la dicitura NANO, sono ancora oggetto di studio per capire come e se vengono smaltite dal corpo. I vari studi nel tempo ci daranno più informazioni, ma al momento quelle che abbiamo non sono così esaustive.

Proprio la difficoltà di far coincidere performance ed efficacia, ma anche la volontà di un minor impatto sull’ ambiente, porta spesso i brand ad unire filtri fisici e chimici, così come ingredienti naturali e classici.

A proposito di ingredienti. Quali scegliere?

Come per i prodotti skin care anche i solari hanno una base di ingredienti, che possono avvicinarsi o meno alle nostre preferenze. C’è da ricordare però che la priorità è l’ efficacia nella protezione, quindi prima di tutto dobbiamo accertarci di quanto sia reale quella del solare che stiamo scegliendo. E poi possiamo concentrarci sul resto, ricordando sempre che proprio per la priorità della protezione le composizioni saranno diverse da quelle dei classici cosmetici a cui siamo abituati. In ogni caso i solari si possono dividere in tre categorie:

formulazioni classiche. Quelle che vanno per la maggiore, che uniscono performance e comfort. Per farlo spesso si affidano a filtri chimici, ingredienti siliconici e magari Alcool per una migliorespalmabilità ed un tocco più asciutto. Questi sono i solari che possiamo trovare nella grande distribuzione e in profumeria, con prezzi che vanno da pochi euro fino ad arrivare a cifre decisamente importanti.

Come dicevo all’ inizio del post tutte le formulazioni in commercio sono sicure, ma spesso contengono sostanze potenzialmente allergizzanti o irritanti, poco adatte alle pelli sensibili e profumi, che con il sole non vanno molto d’ accordo.  In alcuni casi queste formulazioni possono essere arricchite da estratti naturali, oli vegetali e Vitamine. Anche questa mossa in alcuni casi è realmente volta a migliorare la performance del prodotto. Altre invece è solo un modo per far apparire il prodotto più allettante, ma sono in percentuale talmente minima, da non fare alcuna differenza.Selezione solari Conad - Conad Essentiae

Sta a noi scegliere in base a tutto quello che abbiamo detto prima e in base alle nostre conoscenze in campo di INCI, che ci possono portare a giustificare o meno un determinato prezzo. Per un discorso generale sugli ingredienti vi rimando all’ articolo dedicato, che ho proposto nell’ ABC Skin Care.

formulazioni naturali. Pensate per rispettare la nostra pelle e l’ ambiente, uniscono filtri fisici a ingredienti naturali. Chi come me da tempo si trova bene con la cosmesi naturale cerca di continuare su questa strada anche per la scelta del solare scegliendo questa tipologia, ma lo ammetto, spesso ha qualche difficoltà in più. Il problema del comfort, di cui abbiamo parlato prima, si unisce alla presenza di Oli e Burri che possono risultare pesanti sul viso e aumentare la sudorazione, anche dove di solito non si presenta. Anche in questo caso, soprattutto se si ha una pelle sensibile, è bene prestare attenzione alla presenza o all’ assenza del profumo, ma anche ai test per Nichel e metalli pesanti.

Il fatto che questo tipo di solari possa contenere anche altri estratti vegetali, di solito in maggior quantità rispetto alle formulazioni classiche, come antiossidanti e Vitamine, li rende più vicini ad un trattamento skin care, ma dobbiamo sempre ricordarci che la priorità è proteggersi. Se ad esempio non riusciamo ad applicare la giusta quantità di prodotto, non può essere il solare giusto per noi.

formulazioni che uniscono le due precedenti. Questa può essere la soluzione più efficace se si cerca protezione e comfort. Molte aziende infatti sia per una resa migliore, sia per una sicurezza superiore, tendono ad unire filtri fisici e chimici, ma anche ingredienti naturali ad altri più funzionali alla formulazione stessa. Se non avete voglia di fare prove su prove, se volete evitare acquisti sbagliati, ma vi interessa comunque usare referenze con composizioni piuttosto ricercate, che possano apportare un quid in più alla pelle oltre a proteggerla, questa è la strada che vi consiglio.

Per scegliere i vostri solari prestate attenzione a tutti questi aspetti?

Forse sì, forse solo ad alcuni, forse a nessuno. Io ho deciso di proporvi questo lunghissimo articolo, perché se da tempo parlo di solari, condividendo i miei acquisti più o meno sbagliati, come nei video YouTube “Alla ricerca del solare perfetto”, non avevo mai racchiuso in un unico luogo tutte le informazioni che negli ultimi anni mi hanno portata a cambiare la mia modalità di scelta.

Spero di avervi dato una panoramica che possa offrirvi una base da approfondire e da sviluppare per delle scelte più consapevoli. Se fino a oggi avete scelto il vostro solare mentre facevate la spesa solo in base al colore del flacone o all’ ultima pubblicità, non vi sto dicendo di impazzire adesso per analizzare tutti i punti trattati. Ma è un argomento che vale la pena di approfondire. Un passo alla volta e sempre considerando le vostre esigenze e la vostra sensibilità.

Adesso che dite, è il caso di parlare anche di come usare i solari per chiudere il cerchio?Solari Farmaderbe e Solar Tea

Fatemi sapere, intanto vi lascio alcuni articoli dedicati ad alcuni solari che ho usato 

I miei solari delle ultime estati :

Al prossimo post, intanto vi aspetto sul mio profilo Instagram (@mycurlycolours), per rimanere in contatto con me.

Un bacio grande

Lara

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